Babaji

Egli ha preso il semplice nome di Babaji (venerato padre); i discepoli di Lahiri Mahasaya gli hanno assegnato altri titoli di rispetto come Mahamuni Babaji Maharaj (estatico santo supremo), Maha Yogi (il più grande fra gli Yogi), Trambak Baba e Shiva Baba (titoli degli avatar di Shiva)”.
Pochi esseri mortali sanno che il Regno di Dio include anche il regno degli adempimenti mondani”, osservò Babaji. “Il Regno Divino si estende a comprendere quello terreno, ma quest’ultimo, essendo illusorio, non può includere l’Essenza della Realtà”.
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Autobiografia di uno Yogi

Dai racconti di Yogananda attraverso l’Autobiografia di uno Yogi, sappiamo che Babaji vive sulle montagne Himalayane nei pressi di Badrinarayan in Uttarakhand. Dobbiamo a Babaji e al suo incontro con Lahiri Mahasaya se oggi abbiamo la possibilità di ricevere e praticare il Kriya Yoga.

 

Lahiri Mahasaya (1828-1895)

Sconosciuto alla società in generale, un grande rinascimento spirituale iniziò a scorrere da un remoto angolo di Benares. Così come la fragranza dei fiori non può essere soppressa, così Lahiri Mahasaya, vivendo tranquillamente una vita di famiglia, non poteva nascondere la sua gloria innata. Lentamente, da ogni parte dell’India, i devoti, come le api, iniziarono a cercare il nettare divino del Maestro liberato.”
- Autobiografia di uno Yogi

Shyamacharan Lahiri è il nome di nascita di questo grande Maestro del Kriya Yoga che ha ricevuto la sua iniziazione da Babaji; Mahasaya significa Grande Saggio ed è un titolo di rispetto con cui lo chiamavano i suoi discepoli.
La vita di Lahiri Mahasaya è di grande esempio per chi pratica la meditazione oggi in occidente, perché questo grande Maestro riceveva i discepoli e insegnava la pratica e lo stile di vita del Kriya Yoga pur avendo un lavoro e una famiglia, mostrando così con l’esempio come sia possibile integrare la spiritualità nella quotidianità.
Dobbiamo infatti riconoscere che gli insegnamenti spirituali, sia in oriente che in occidente, sono stati, e spesso sono ancora, confinati all’interno dei monasteri e degli ashram. Vivere le pratiche liberanti dello Yoga lì dove conduciamo le nostre vite, nel campo di battaglia della vita quotidiana, ci offre la possibilità di imparare a vivere con completezza il cammino spirituale invece di limitarlo ai momenti della pratica e delle celebrazioni.

 

Swami Sri Yukteswar (1855-1936)

Sri Yukteswar scelse il mattino seguente per concedermi la sua iniziazione al Kriya Yoga; avevo già ricevuto la tecnica da due discepoli di Lahiri Mahasaya, mio padre e il mio precettore Swami Kebalananda; ma alla presenza del Maestro sentii un potere trasformante.Al suo tocco una grande luce irruppe nel mio essere, come la gloria di innumerevoli soli sfolgoranti insieme. Un flusso di ineffabile beatitudine travolse il mio cuore fin nel profondo e perdurò nel giorno seguente.”
- Autobiografia di uno Yogi

Nato col nome Priya Nath Karar, Sri Yukteswar diventa Swami (monaco) dopo aver condotto una vita di famiglia e aver perso la moglie; Yukteswar significa “unito a Dio”. Nell’Autobiografia di uno Yogi Yogananda lo descrive come conoscitore della matematica, dell’astrologia e della medicina ayurvedica, con grandi doti intuitive.
E’ discepolo di Lahiri Mahasaya ed è molto interessato ad uno studio comparato degli insegnamenti di Cristo e di Krishna; questo interesse culmina nella scrittura del libro “La scienza sacra” dove le religioni assumono un carattere più universale come la scienza.
Sri Yukteswar ha avuto il compito di formare il suo discepolo Yogananda per diffondere il Kriya Yoga in occidente mettendo sempre l’accento sull’integrazione della meditazione con lo stile di vita del praticante.

Paramahansa Yogananda (1893-1952)

Fa della mia anima il Tuo Tempio! Fa del mio cuore il Tuo Altare! Fa del mio amore la Tua Dimora!
Possa il Tuo Amore risplendere per sempre sul santuario della mia devozione e possa io essere capace di risvegliare il Tuo Amore in tutti i cuori.”
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Sussurri dall’eternità

Mukunda Lal Gosh è il nome di battesimo di Paramahansa Yogananda (cigno supremo, beato nell’unione divina). Nasce da genitori discepoli di Lahiri Mahasaya, Yogananda vive fin dalla nascita con il desiderio di conoscere Dio. Lahiri Mahasaya predice alla madre, quando Yogananda era appena in fasce, che questo figlio sarà un grande yogi; le dice “Piccola madre, tuo figlio sarà uno yogi. Come una locomotiva spirituale, condurrà molte anime al Regno di Dio.”
Fin da bambino e poi da adolescente e giovane, Yogananda ha sempre a cuore di trovare Dio e aiutare gli altri in questa realizzazione; fonda un ashram e una scuola, poi, come predetto, nel 1920 di trasferisce in America dove svolge la sua missione di educare tutti i sinceri ricercatori spirituali alla ricerca di Dio, col fine di sperimentarne la conoscenza diretta. Molti disceoili che poi continueranno la sua opera si sentono attratti verso di lui negli ultimi anni di vita, tra questi c’èil giovane diciottenne Roy Eugene Davis.

Roy Eugene Davis (1931-2019)

Io scelgo di esprimere sempre la mia innata felicità.”
C’è un potere benevole nell’Universo e noi possiamo imparare a cooperare con esso”
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Affermazioni di Roy Eugene Davis

Roy Eugene Davis appena diciottenne comprende che per conoscere se stesso, la realtà e Dio è necessario essere guidati da un Maestro e viaggia per quasi 4000 km, dalla sua casa nell’Ohio fino a Los Angeles per incontrare Paramahansa Yogananda. Viene accolto come discepolo e addestrato dal suo Guru che lo istruisce dicendo: "Insegna come io ho insegnato, guarisci come io ho guarito e accompagna i sinceri ricercatori nel Kriya Yoga". Per i successivi 68 anni il Signor Davis segue le indicazioni del suo Guru, dà conferenze in America e in molti paesi del mondo, scrive libri e pubblica ininterrottamente per 52 anni “Truth Journal”.
Nel 1972 fonda il Center for Spiritual Awareness in Georgia come sede per la sua opera di divulgazione e come ritiro per accogliere i ricercatori spirituali. Il CSA ha un’estensioni di oltre 4 ettari nella bellezza naturale del nord-est della Georgia, il centro comprende sei appartamenti, sala di meditazione/sala da pranzo, libreria, biblioteca, aula, tempio di meditazione del Santuario di tutte le fedi, cupola di Hatha Yoga, uffici e un magazzino.
Dalla sua scomparsa nel 2019, lo staff del CSA e i ministri formati personalmente hanno continuato la sua missione di insegnare pratiche spirituali chiare ed efficaci, che supportano il completo risveglio all'autorealizzazione e alla realizzazione di Dio e una vita prospera e significativa.