Teniamo due ritiri all’anno di due o tre giorni, per avere un’occasione di distacco più netto e prolungato dall’ambiente di vita, di quanto non lo sia una sessione di meditazione; possiamo così sperimentare la pratica più profondamente e le ispirazioni dei satsang più permanenti, non cancellate, come spesso succede, dal coinvolgimento nella vita di tutti i giorni.
Durante i ritiri si pratica la Sadhana (pratica quotidiana), si partecipa ai Satsang (stare insieme parlando della verità) e alle cerimonie, e si canta insieme nei Kirtan. Vengono svolte anche altre attività coltivandone l’aspetto spirituale come il camminare nella natura, i laboratori creativi e, nei limiti consentiti dalla struttura che ci ospita, lo svolgimento di tutte le operazioni necessarie ad un’esperienza di autogestione di gruppo (pulizia e cucina).